Chi di voi, anche se non dal vivo, almeno guardando qualche documentario sul mare in tv non l'ha mai vista? Si tratta proprio di lei, della nota murena. Ha il corpo anguilliforme, robusto ed un pò schiacciato lateralmente. La testa invece, appuntita, si mostra piccola rispetto al corpo ed è dotata di una serie di denti affilatissimi, sia sulla parte superiore che su quella inferiore. Il suo morso è parecchio doloroso è può portare a serie infezioni; inoltre il suo sangue risulta essere tossico contenendo l'ittiotossina, una tossina di natura proteica, che tuttavia con la cottura si inattiva e quindi non risulta più tossica. La pelle è priva di squame e si mostra liscia e scivolosa, ha un certo spessore. Vive tra gli anfratti rocciosi, da pochissimi centimetri di acqua (in genere gli esemplari più piccoli) fino a grandi profondità. E' una specie carnivora e si nutre di pesci e molluschi soprattutto, ma non disdegna resti di organismi morti. Abbocca molto facilmente alle lenze, innescate con cefalopodi o diversi tipi di pesci. Se è nei paraggi non si fa attendere. Grazie al suo olfatto molto sviluppato, infatti, percepisce subito le sostanze rilasciate dall'esca. Spesso la si trova impigliata in reti da posta fisse, dove si avvicina soprattutto durante le ore notturne, per nutrirsi dei pesci ammagliati, facendo la loro stessa fine. I pescatori di certo non la amano, in quanto, oltre a poter causare dei piccoli danni alle reti a causa della notevole resistenza che oppone una volta ammagliata ed alla serie di denti affilati come rasoi, nella maggior parte delle località ha un valore commerciale nullo. Inoltre, fa perdere un certo tempo ai pescatori poiché, spesso, la trovano impigliata ancora viva e prima di smagliarla, per ormai ovvi motivi, la uccidono percuotendola con un bastone.
Qui in foto una murena (Murena helena) che si affaccia dalla sua tana tra gli anfratti rocciosi.
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