venerdì 25 dicembre 2009

Anguilla: un pesce misterioso


Presenta un corpo serpentiforme e subcilindrico. La testa è depressa, appuntita e con mandibola prominente. Le pinne anale, dorsale e caudale sono unite tra di loro a vanno quindi a formare una struttura continua. Le femmine (capitone) raggiungono le dimensioni maggiori, arrivando ad una lunghezza di 150 cm per un peso di 6 Kg circa. E' una specie ad altissima valenza ecologica, ovvero riesce a tollerare ampie escursioni di salinità e temperatura. Tale specie, secondo molti autori, ha un' area di riproduzione unica, nel Mar dei Sargassi. Si riproduce qui a grandi profondità, completando così il suo ciclo vitale. Dalle uova, le larve che si svilupperanno si chiamano leptocefali e sono noti fin dal Medioevo, ma allora non si sapeva a quale specie appartenessero. I leptocefali si presentano trasparenti ed hanno la forma simile ad una foglia di ulivo. Queste larve di pochi millimetri di lunghezza vengono sospinte dalle correnti fino ad arrivare nel Mediterraneo, attraversando Gibilterra. Durante il loro viaggio, che dura tre anni per l'anguilla europea, continuano a svilupparsi. Le giovani anguille raggiungeranno le foci dei fiumi per risalirvi e vivranno in acque dolci, nutrendosi di insetti ed altri piccoli invertebrati, fino a quando, divenute adulte, non faranno il loro ritorno al mare, intraprendendo la loro migrazione fino al Mar dei Sargassi, dove si riprodurranno. Durante questo viaggio di ritorno si ciberanno essenzialmente di pesci. Questi misteriosi animali, molto longevi, sono in grado di rimanere anche per diversi anni senza cibarsi. A livello economico, in Italia, è tra le specie più importanti per la pesca e l'acquacoltura, soprattutto al nord. 

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