La Posidonia, che molti erroneamente credono un'alga, è in realtà una pianta a tutti gli effetti con radici, fusto (modificato) e foglie. Ha persino frutti e fiori. E' una pianta marina endemica del Mediterraneo, dove forma delle ampie praterie sommerse che stanno al centro di un complesso ecosistema ricco in biodiversità. Guardando queste praterie dall'alto sono ben visibili le foglie verdi che possono superare il metro di lunghezza e sono caratterizzate da diverse nervature parallele che percorrono il lembo fogliare, che è largo 1 cm circa. L'estremità delle foglie si presenta arrotondata. Sotto al sedimento sabbioso nelle praterie di Posidonia sono presenti i fusti, chiamati rizomi, che decorrono sia in senso verticale che in senso orizzontale, andando a formare nel tempo una struttura chiamata "matte" formata dall'intreccio di rizomi e radici tra i quali rimane intrappolato il sedimento; tuttavia, solo la parte più superficiale della prateria è formata da piante vive, più in profondità nel sedimento, vi sono, invece, solamente radici e rizomi morti. Quando questa pianta si riproduce sessualmente (perché si può riprodurre anche asessualmente) produce un frutto, l' "oliva di mare" così chiamato per la somiglianza all'oliva, che viene rilasciato in acque libere e che, contenendo una sostanza oleosa, galleggia sulla superficie del mare fino a quando marcirà liberando il seme che, se cadrà su un substrato adatto, potrà dar vita ad una nuova pianta. Questa pianta è solitamente presente tra 1 e 30 metri di profondità e gioca un ruolo importante nella protezione dall'erosione costiera poiché è in grado di smorzare la forza delle onde e delle correnti prima che queste scarichino totalmente la loro energia sulla costa. Spesso sulla spiaggia, a partire dal periodo autunnale sono visibili ammassi delle sue foglie morte in decomposizione, tale struttura prende il nome di banquette. Non meno comuni sono gli egagropili, simili a palle feltrose, che si trovano spesso in abbondanza sulle spiagge. Tali strutture non sono altro che le foglie della stessa pianta, aggrovigliate dal moto ondoso ed essiccate al sole.
In foto una prateria di Posidonia oceanica.
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