sabato 28 novembre 2009

I prodotti ittici




Con il termine prodotto ittico si sta ad indicare qualsiasi cosa che derivi dall'industria della pesca (sia di acqua dolce che salata), quindi non solo pesci ma anche molluschi, crostacei etc... Pare che in Italia il consumo dei prodotti ittici negli ultimi anni sia aumentato notevolmente. Dietro a tutto ciò vi è l'ampliamento e la diffusione di impianti di acquacoltura, con la sua influenza positiva dei prezzi al consumo e l'importazione da parte di Paesi terzi. Tali prodotti si alterano rapidamente, quindi da quando si pescano, fino a quando vanno consumati, occore seguire delle regole che ne permettano il mantenimento della qualità, inalterata o quasi, fino al momento del consumo. Sono state create delle apposite "tabelle" che comprendono per ogni categoria di prodotto ittico le caratteristiche principali per verificarne, con metodi semplici e diretti, la freschezza. I metodi più antichi per conservare i prodotti ittici sono la salatura e l'essiccazione, oggi sono stati introdotti altri metodi come l'affumicamento (più che altro serve a dare una particolare aroma al pesce), la refrigerazione, il congelamento e la surgelazione. Per conserve si intendono tutti quei prodotti ittici conservati in contenitori ermetici e trattati in modo tale da garantirne la sterilizzazione. Ne sono esempio tutti gli inscatolati quali ad esempio tonno, sgombro, salmone, sardine etc... Per semiconserve, invece, si intendono ad esempio i sott'oli. Le semiconserve sono conservabili per un periodo di tempo inferiore rispetto alle conserve poiché non hanno subito sterilizzazione.

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