domenica 29 novembre 2009

il Plancton


Il termine Plancton, di origine greca, vuol dire "vagabondo". Rientrano in questa categoria tutti quegli organismi acquatici che, o per le piccole dimensioni, o per le ridotte capacità natatorie, non riescono a contrastare le correnti e il moto ondoso e vengono, quindi, trasportati passivamente dalle correnti. Il plancton comprende organismi appartenenti a diversi gruppi animali e vegetali delle più svariate dimensioni, ma comprende anche gli invisibili batteri e virus marini. Tra il Plancton troviamo, infatti, organismi microscopici, alghe, larve di invertebrati e di pesci, fino ad arrivare alle grosse meduse. Gli organismi planctonici, avendo una densità maggiore di quella dell'acqua, si sono dovuti adattare per mantenersi in sospensione nel mezzo acquoso. Uno degli adattamenti è stato di tipo morfologico, sviluppando forme e strutture corporee che oppongono una maggiore resistenza alla caduta lungo la colonna d'acqua. Altri organismi diminuiscono invece il loro peso specifico grazie alla presenza di vacuoli pieni d' aria, gas vari o sostanze oleose varie (tutte sostanze che hanno una densità minore rispetto a quella dell'acqua). Tra il plancton, ritengo oppurtuno citare il "Krill", che svolge un ruolo fondamentale in alcuni ecosistemi marini, in quanto è l'alimento principale di molti pesci, di uccelli come i pinguini e delle balene. Alla categoria del krill appartengono piccoli crostacei, esternamente simili a gamberetti. 

Qui in foto il "Krill"

Nessun commento:

Posta un commento