venerdì 20 novembre 2009

Zonazione del litorale



In mare, uno dei principali fattori che condiziona la distribuzione degli organismi marini è la presenza della luce. La zona in cui questa esercita una sua influenza, consentendo la crescita di piante marine ed alghe, prende il nome di ZONA LITORALE e si estende dalla costa fino ad una distanza, che può variare in base a dove ci si trova, da poche centinaia di metri fino a diversi Km. Tale zona comprende la batimetrica che va da 0 a 150 metri di profondità circa. Dopo tale zona si entra nel SISTEMA PROFONDO, dove la luce inizia a non essere più presente (zona afotica). Il sistema litorale, o zona fotica, in Mediterraneo si suddivide seguendo il modello di Pérès e Picard che prevede la suddivisione verticale in piani o strati dei fondali. I piani del sistema litorale sono:

- Sopralitorale
- Mesolitorale
- Infralitorale
- Circalitorale

all'interno di ciascuno di questi piani le condizioni ambientali risultano essere abbastanza omogenei. Va tenuto presente, però, che la quantità di luce che riesce ad arrivare fino al fondo varia da posto a posto; infatti essa dipende dalla trasparenza delle acque, per cui in acque pulite a parità di profondità la luce riuscirà a raggiungere profondità maggiori rispetto ad una zona in cui le acque si mostrano più torbide. Nelle zone costiere, generalmente, a causa della maggior presenza di particelle sospese nella colonna d'acqua si ha una trasparenza minore rispetto a quella che si ha, ad esempio, in zone più lontane dalla costa o in mare aperto.


Ecco una breve descrizione dei vari piani della zona litorale:


Sopralitorale (o spray zone): zona compresa tra il livello superiore dell'alta marea e il limite massimo raggiunto dagli spruzzi causati dalle onde del mare. Tale zona comprende quel tratto della costa che spesso rimane all'asciutto periodicamente, dove si formano le "pozze di marea" e che è soggetta alle maggiori escursioni di parametri come salinità e temperatura.

Mesolitorale: zona compresa tra l'alta e la bassa marea. Questa zona inoltre è quella soggetta oltre che all'esposizione periodica all'aria, anche dal moto ondoso, che vi scarica tutta la sua energia in occasione di mareggiate.

Infralitorale: dal limite inferiore della bassa marea fino alla zona massima in cui riesce a svilupparsi la Posidonia (zona di compensazione) che raggiunge massimo i 40 metri di profondità.

Circalitorale: Oltre la zona in cui cresce la Posidonia (limite inferiore) fino alla zona limite che separa la zona fotica da quella afotica.

Questi piani, essendo caratterizzati ognuno da proprio parametri chimico/fisici, ovviamente, ospiteranno comunità animali diverse; inoltre, importante ruolo all'interno di ogni piano svolge la natura del substrato (sabbioso, roccioso,fangoso) che determina il tipo di comunità che vi abitano.


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