Se nei nostri mari i problemi legati alle esplosioni di popolazioni di alcune specie di meduse sono, attualmente, principalmente le preoccupazioni dei bagnanti nei periodi estivi e dei gestori di zone balneari, in Giappone, meduse giganti, stanno provocando danni ben maggiori. Pare che in Giappone le esplosioni di questo genere di meduse, soprattutto del tipo Nomura, siano legati alla pesca intensiva (in quanto alcuni pesci si cibano delle meduse), inquinamento ed a ogni attività umana incontrollata che si riflette negativamente sulla qualità delle acque marine. Quando i pesci iniziano a diminuire, inevitabilmente, altre specie prenderanno il sopravvento, in questo caso le meduse giganti. Le Nomura in Giappone stanno creando parecchi problemi ai pescatori, interferendo con la loro attività di pesca e creando danni all'industria della pesca per un valore pari a 110 milioni di dollari. Tali meduse, che raggiungono il peso di 200 Kg e la larghezza di 2 metri, rovinano le reti e in taluni casi hanno addirittura provocato il ribaltamento di alcuni pescherecci; infatti, alcune imbarcazioni caricando reti piene di queste meduse da 200 Kg ciascuna hanno superato il carico dell'imbarcazione determinandone uno sbilanciamento e conseguente ribalto. Oltre a provocare questi danni di tipo diretto ad attrezzi di pesca ed imbarcazioni, rendono tossici i pesci che rimangono impigliati nelle reti poiché i tentacoli di queste meduse, come tutte le altre, sono dotati di "arpioni" in miniatura contenenti tossine. I pesci diventano quindi immangiabili.
In foto reti da pesca piene di meduse giganti Nomura.
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