Questi vermi marini, appartenenti agli Echiuridi, sono parecchio affini ai Policheti, possedendo diverse caratteristiche in comune. Gli esemplari di Bonellia viridis vivono su fondali sabbiosi o fangosi in cui sono presenti, talvolta, anche ciottoli. Questa specie si nutre di detriti. Utilizzando la sua particolare proboscide raccoglie, infatti, piccole particelle organiche o piccoli animali che trova sul fondo marino. Dal suo corpo sferico si diparte una proboscide bifida lunga fino a un metro. Il colore è verdastro. Parecchio diffusa nel Mediterraneo, da fondali bassi fino a circa 100 metri. Questa specie è molto nota agli scienziati non per la sua particolare morfologia, che comunque è qualcosa di interessante, ma poiché è un caso estremo di dimorfismo sessuale. Il maschio di questa specie è sicuramente meno conosciuto (in quanto piccolissimo), tutta la descrizione fatta in precedenza si riferisce infatti all'esemplare femmina. Il maschio è nano, consiste in una larva non più lunga di 3 mm (contro i circa 8 cm del corpo cilindrico della femmina) priva di proboscide. Vive all'interno del' utero o dell'intestino della femmina. L'unico scopo del maschio è quello di fecondare le uova prodotte dalla femmina. Per le uova mature la determinazione del sesso dipende da dove esse si svilupperanno. Se infatti, una volta schiuse dalle uova, le larve cadono sul fondo libero diventeranno femmine, altrimenti, se riescono ad entrare nella proboscide della madre diventeranno maschi. Il fatto di diventare maschi è dovuto alla presenza nella proboscide della madre di un ormone, la bonellina, che induce le larve a sviluppare caratteri maschili.
In foto Bonellia viridis (esemplare femmina)
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