martedì 4 ottobre 2011

Tonnetto alletterato


Specie molto comune in Sicilia, si avvicina (anche molto) alla costa nel periodo estivo e spesso in banchi molto numerosi. E’ un pesce pelagico dalle dimensioni medio piccole ed appartiene alla famiglia degli Scombridi.

Nome scientifico: Euthynnus alletteratus (Rafinesque, 1810)

Nome inglese: Little tunny

Caratteristiche morfologiche: il corpo è piuttosto robusto e affusolato, a sezione ovale. La bocca è armata di una serie di piccoli denti appuntiti e la mascella inferiore è leggermente prominente. La coda è a mezzaluna ed il peduncolo caudale, sottile, presenta una carena ben sviluppata per ogni lato. La prima pinna dorsale è molto più allungata ed alta della seconda. Dietro alla seconda dorsale ed all’anale sono presenti una serie di pinnule che terminano nel peduncolo caudale. Le pinne pettorali non sono molto sviluppate ed hanno forma falcata. La pelle la si può considerare come priva di scaglie, liscia. Maneggiando un animale, vivo o morto da poco, questo lascia facilmente un alone argentato sulle mani di chi lo tocca. Sebbene taglie di 6-7 chilogrammi per circa 100 cm di lunghezza non siano comuni, sono stati pescati anche esemplari che superavano i 10 Kg di peso e il metro di lunghezza.

Colorazione: la colorazione è scura nella regione dorsale, azzurro nerastra con caratteristici disegni neri limitati alla zona della metà posteriore. Sul ventre è grigio metallica – bianca e nella regione ventrolaterale anteriore sono presenti delle macchiette nere caratteristiche di questa specie, che tendono a sparire subito dopo la morte dell’animale.

Habitat ed abitudini: specie pelagica e gregaria, si avvicina molto alla costa con le acque calde del periodo estivo e primo autunnale. Spesso i gruppi sono composti da un numero elevato di individui, che solitamente hanno taglia simile. È una specie molto vorace, che si nutre principalmente di pesci, come ad esempio sardine.

Metodi di pesca: reti da posta, reti a circuizione, tonnare volanti, palangari. Abbocca facilmente ad esche artificiali trainate dalle imbarcazioni. Si pesca anche a drifting.

Commestibilità: le carni sono piuttosto saporite, paragonabili per certi aspetti a quelle del tonno. Viene consumato sia fresco che sott’olio.

Note: il nome dialettale nel siracusano è pizzuteddu. La taglia minima di cattura è di 30 cm.

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