mercoledì 16 giugno 2010

Il Longimano


Specie di squalo molto aggressiva, presenta qualche somiglianza con lo squalo pinna bianca delle barriere coralline. Tuttavia, il Longimano (Carcharinus longimanus), presenta un corpo più robusto e raggiunge dimensioni di circa il doppio rispetto al più piccolo squalo di barriera. La pinna dorsale è molto ampia e larga con l'estremità smussata e bianca. Presenta delle pinne pettorali anch'esse ampie e piatte con le estremità bianche, carattere distintivo di questa specie. La pinna caudale possiede un lobo superiore lungo circa il doppio di quello inferiore. L'occhio è relativamente piccolo. La bocca si presenta armata di denti triangolari e seghettati, adatti ad azzannare qualsiasi tipo di preda. La sua dieta è molto varia, da piccoli pesci e cefalopodi a piccoli squali, razze, grossi pelagici, tartarughe marine, uccelli marini e carcasse di cetacei. La dimensione massima raggiunta da questa specie è di 4 metri. Ha uno stile di vita solitamente solitario e spesso è "accompagnato" da pesci pilota (Naucrates ductor). E' uno squalo che predilige le acque aperte, ma che talvolta si avvicina alla costa. La sua distribuzione è abbastanza ampia e comprende le acque tropicali e sub tropicali, ma sporadicamente è stato segnalato anche in Mediterraneo. Specie considerata molto pericolosa per l'uomo, si ritiene infatti che causi ogni anno il maggior numero di attacchi rispetto a tutti quelli delle altre specie di squali messi assieme. Pare che in casi di naufragi o disastri aerei avvenuti in mare siano stati proprio questi squali ad attaccare ferocemente i superstiti. E' oggetto di pesca commerciale, praticata soprattutto per ricavarne l'ampia pinna, ingrediente essenziale per la zuppa di squalo. La popolazione di questo squalo, nonostante sia molto cospicua, pare che negli ultimi anni sia stata ridotta drasticamente dalla pesca intensiva ed indiscriminata.

In foto un Longimano accompagnato da un piccolo gruppo di pesci pilota.

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