domenica 5 dicembre 2010

Mormora


È sicuramente tra i pesci più conosciuti del surfcasting e spesso rappresenta, per chi si avvicina a questa disciplina per la prima volta, la prima specie da insidiare in quanto risulta relativamente facile da catturare e non richiede un' attrezzatura particolarmente impegnativa. Appartiene alla famiglia degli Sparidi.



Nome scientifico: Lithognathus mormyrus, Linneo 1758

Nome inglese: Sand steenbras

Caratteristiche morfologiche: il corpo si presenta di forma ovalare, piuttosto allungato e compresso ai lati. La testa termina con un muso a punta. La bocca si presenta leggermente protrattile ed è adattata, data la sua posizione, a ricercare gli organismi di cui si nutre che vivono nel sedimento sabbioso. Può superare il Kg di peso ed i 40 cm di lunghezza.

Colorazione: La colorazione è bianco argentea, più scura sul dorso. Presenta delle caratteristiche “righe”( da cui deriva il nome comune in alcune località di rigatino) verticali scure ai lati presenti in tutto il corpo, ad eccezione della testa.

Habitat ed abitudini: pesce dalle abitudini generalmente gregarie, spesso si sposta a grufolare sulla sabbia in banchi composti da diverse decine di individui. Per la sua presenza è indispensabile l’esistenza di un substrato di tipo sabbioso, in quanto è assente in substrati esclusivamente rocciosi. Tuttavia, si trova normalmente presente anche in zone a fondo roccioso, ma che comunque si trovano nei pressi di zone sabbiose o in fondali misti a sabbia. Si nutre di piccoli invertebrati che vivono nel sedimento. Vive a un profondità che và dai pochi centimetri fino ad un massimo di poche decine di metri, in prossimità della costa. È una specie ermafrodita molto diffusa in tutte le nostre coste.

Metodi di pesca: reti da posta, lenza, sciabiche.

Commestibilità: le sue carni sono saporite, paragonabili per alcuni a quelle di altri sparidi di pregio.

Note: spesso quando abbocca alla lenza, anche quando si tratta di un esemplare di grosse dimensioni, ha l’abitudine di rimanere immobile dopo aver incontrato la resistenza imposta al suo nuoto dal piombo; spesso, infatti, ci si rende conto dell’abboccata solo nel momento in cui si decide di recuperare. Per i “pescatori da spiaggia” il periodo migliore per tentare di insidiarla è quello estivo, con mare calmo e nelle ore notturne. L’esca regina per questo pesce è l’ arenicola. A volte, soprattutto quando si sente minacciata, può insabbiarsi.

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