lunedì 11 aprile 2011

Lo Storione


Il particolare gruppo di pesci a cui appartengono gli storioni presenta delle caratteristiche ben definite, la maggior parte delle quali visibili esternamente, che permettono facilmente di distinguere questo gruppo ittico da tutti gli altri. Essi appartengono alla Famiglia degli Acipenseridi. Tra le caratteristiche più salienti di questa famiglia elenchiamo:

- 5 particolari file di squame, o placche ossee, che decorrono lungo tutto il corpo dell'animale, dalla regione immediatamente posteriore a quella cefalica fino all'estremità del peduncolo caudale. Queste placche (dette ganoidi) si presentano lucenti e tale lucentezza è dovuta alla presenza di una sostanza che li ricopre, la ganoina, simile allo smalto presente nei nostri denti.

- Il corpo presenta una morfologia assimilabile a quella di uno squalo, soprattutto per la coda eterocerca (che presenta il lobo superiore più sviluppato rispetto a quello inferiore) e la presenza di una bocca in posizione ventrale.

In prossimità della bocca, munita di piccoli denti, sono presenti i barbigli (come quelli presenti ad esempio nella Triglia e in altri pesci, sia marini che d'acqua dolce), che vengono utilizzati per la ricerca del cibo sul fondo; soprattutto, quando, a causa dell'elevata torbidità delle acque, la vista non può essere utilizzata. Lo scheletro è in gran parte costituito da cartilagine. Specie anadrome, gli storioni vivono in mare per poi risalire i fiumi nel periodo riproduttivo, dove deporranno le uova. La loro alimentazione si basa prevalentemente su molluschi, crostacei e pesci. Risultano di elevato interesse commerciale: da essi si ottiene il pregiatissimo caviale, che altro non è che l'insieme delle uova di questi pesci opportunamente lavorate. Sono oggetto di pesca e allevamento, non solo per le loro pregiatissime uova, ma anche per le loro carni, considerate di notevole pregio (soprattutto quelle di alcune specie). La pesca avviene con l'utilizzo di reti e palangari, o con la canna dagli sportivi. In Italia sono presenti 4 specie, oggi tutte divenute più o meno rare e alcune a rischio di estinzione (e forse estinte nel nostro territorio) a causa, soprattutto, di sbarramenti artificiali dovuti alla costruzione di dighe, che impediscono a questi animali di risalire il corso dei fiumi per raggiungere i luoghi della riproduzione.

Elenco delle 4 specie presenti in Italia (quasi esclusivamente nel Mar Adriatico e nei fiumi che vi si gettano):

Storione comune (Acipenser sturio): In casi eccezionali può raggiungere i 4 metri di lunghezza; sebbene di solito le dimensioni siano di molto inferiori. Le femmine raggiungono dimensioni superiori a quelle dei maschi.

Storione cobice (Acipenser naccarii): specie autoctona d'Italia. Raggiunge le dimensioni massime di 1,5 metri per un peso di circa 25 Kg.

Storione stellato (Acipenser stellatus): dimensioni simili a quelle di A. naccari.

Storione ladano (Huso huso): il più grande in assoluto. Sebbene possa raggiungere i 6 metri di lunghezza (in alcuni casi anche più), taglie comuni sono di gran lunga inferiori (mediamente 2,4 metri per i 200 Kg di peso circa).

Clicca sui nomi comuni degli storioni per vederne la corrispettiva immagine rappresentativa.

Nell'immagine in alto, rappresentante uno Storione, sono messe ben evidenza alcune caratteristiche distintive di questi pesci: la placche ossee presenti sul corpo, la coda eterocerca simile a quella di uno squalo e la particolare forma della testa. Si noti la rappresentazione dettagliata, con visuale dal basso, della bocca in posizione ventrale.


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