Tantissimi di noi da piccoli,
passeggiando su una spiaggia, magari in una soleggiata giornata estiva, si sono
imbattuti per la prima volta in una conchiglia.
Probabilmente si trattava di una “classica” valva di bivalve,
caratteristico di ambienti sabbiosi, o forse di una conchiglia spiralata ed
elegante di un gasteropode. Molti hanno osservato
il bianco e leggero “osso di seppia” adagiato sulla riva sabbiosa dalle onde
del mare, magari non pensando che tale struttura appartenesse al ben noto
cefalopode e, soprattutto, senza pensare che anch’essa è una conchiglia. Fin
dai tempi più remoti della nostra civiltà le conchiglie hanno affascinato
l’uomo. Le popolazioni costiere, infatti, oltre a trarne una preziosa fonte alimentare, le hanno utilizzate per
costruirne oggetti utili alla vita quotidiana, come lame affilate ed ami da
pesca. La bellezza strutturale e i colori di molte conchiglie sono
caratteristiche apprezzate non solo dagli odierni malacologi e collezionisti,
ma sono state da sempre contemplate dalle antiche popolazioni costiere, che
dalle conchiglie ricavavano monili, moneta di scambio, oggetti per ornare ed
abbellire il corpo, come collane od orecchini, indossati da individui che
ricoprivano una posizione sociale superiore, come avveniva, ed avviene ancora
oggi, in alcune lontane tribù. I Fenici estraevano da alcuni gasteropodi,
appartenenti alla famiglia Muricidae,
la preziosa porpora, usata per tingere le vesti delle classi nobili. Le perle create
da alcune specie di ostriche hanno avuto un valore inestimabile nelle civiltà
antiche ed oggi, con tecniche sempre più raffinate e il minuzioso lavoro di
veri maestri dell’”arte dell’ostrica”, si ottengono perle perfettamente
sferiche, vendute a prezzi esorbitanti. Dopo questo breve sguardo al passato, vediamo
adesso quali sono i principali tipi di conchiglia, la loro struttura e le
relative funzioni. Prenderemo in esame cinque tipi di conchiglie diverse, appartenenti
a tre diverse classi di molluschi, scelte appositamente tra quelli che ritengo
più “comuni” e note ai più. Tali conchiglie, come vedremo, hanno
caratteristiche strutturali e funzionali ben diverse. Si sono, difatti,
adattate al meglio all’ambiente in cui ciascun organismo vive. Sottolineo,
prima di passare alle singole descrizioni, che le vere conchiglie sono
strutture calcaree esclusive dei molluschi, raggruppamento del Regno animale caratterizzato
da un corpo molle; sebbene in alcuni altri taxa animali vi siano strutture omonime,
talvolta simili per forma e composizione. Le conchiglie dei molluschi hanno una
particolare composizione chimica e strutturale disposta a strati, con
componente fondamentale il carbonato di calcio (CaCO3). Sono secrete
dal mollusco stesso e si accrescono con esso.
Classe Cefalopoda:
-
Seppia (Sepia officinalis): la conchiglia
interna della seppia, dalla forma affusolata, ha come principale funzione
quella di sostegno al corpo dell’animale e ne impedisce quindi il collasso
permettendo un nuoto efficiente. E’, inoltre, implicata nel galleggiamento
dell’animale, fungendo quindi, similmente alla conchiglia esterna di Nautilus, da organo idrostatico. Tale
conchiglia è, infatti, settata e nelle sue numerose cavità contiene gas (motivo
per cui è molto leggera).
-
Nautilo (Nautilus spp.): al genere Nautilus appartengono poche specie di
cefalopodi dotati di una grossa ed elegante conchiglia, considerati fossili
viventi. La conchiglia è avvolta sullo stesso piano ed è suddivisa da setti in
diverse camere isolate. Le camere sono attraversate da un canale coinvolto
negli scambi gassosi. Tali camere sono, infatti, piene di gas, la cui
concentrazione viene regolata dall’animale e che assieme fungono quindi da
organo idrostatico, permettendo il galleggiamento. Il mollusco vive all’interno
dell’ultima camera di questa grossa conchiglia, che è la più voluminosa e di
più recente formazione. Il nautilo possiede numerosi tentacoli privi di
ventose, utilizzati per la cattura del cibo.
Classe Gastropoda:
-
Murice ( Bolinus brandaris): la conchiglia è in
questo caso spiralata e contiene il corpo dell’animale, che ha, di conseguenza,
tutto il corpo ed i visceri avvolti a spirale. La funzione è quella di
proteggere il molle e vulnerabile corpo dall’attacco dei predatori. Un opercolo
di natura cornea chiude la “bocca” della conchiglia quando l’animale, per
proteggersi, decide di retrarsi completamente al suo interno. Questo mollusco è
caratteristico del Mediterraneo e facilmente distinguibile per il lungo canale
sifonale della sua conchiglia e per la presenza di spinosità piuttosto
pronunciate. Un tempo da questa specie si estraeva la preziosa porpora.
-
Patella (Patella spp.): mollusco gasteropode che
vive attaccato su rocce e altri substrati duri bagnati dal mare. Comune nel
piano sopralitorale e nella zona di marea. Vive raschiando dal substrato, con
la sua particolare e specializzata “lingua” (radula), piccole alghe e
microrganismi. In condizioni di disseccamento, o quando viene disturbato,
aderisce molto tenacemente al substrato duro su cui vive e rimuoverlo a mani
nude risulta molto difficile. Nel primo caso il comportamento è rivolto ad
evitare la disidratazione (questi organismi sono in grado di resistere
all’asciutto per periodi sorprendentemente lunghi considerando che si tratta di
organismi marini); mentre nel secondo caso il comportamento ha funzione
difensiva. La conchiglia di questo mollusco si presenta piuttosto schiacciata e
conica.
Classe Bivalvia:
-
Mitilo o
“Cozza” (Mytilus galloprovincialis):
mollusco caratterizzato da conchiglia bivalve, tenuta chiusa da muscoli.
L’animale vive alimentandosi per filtrazione, tenendo le valve leggermente
aperte e richiudendole al minimo segnale di pericolo o in condizioni di bassa
marea, quando si trova esposto all’aria.
Abbiamo visto quanto importante
sia la funzione della conchiglia per alcuni dei tantissimi molluschi che la
possiedono. Molti molluschi fossili, ormai estinti, sono stati rinvenuti. Ad
esempio, le Ammoniti, esteriormente simili al Nautilo, hanno lasciato testimonianze
fossili grazie alla loro grossa conchiglia, che quando non è stata preservata
dal tempo, ha comunque lasciato un’indelebile ed inconfondibile impronta in un
calco all’interno delle rocce. Spesso conchiglie fossili sono state rinvenute
in zone molto distanti dalle coste, testimonianza questa di come il livello
della superficie marina e la geografia terrestre sia stata enormemente difforme
rispetto ai giorni nostri. Gli geologi utilizzano questi fossili come utile
strumento per datare in modo alquanto preciso le rocce di origine sedimentaria.
I primi fossili di molluschi dotati di conchiglia risalgono al Cambriano. Per
le specie prive di conchiglia, che molto probabilmente furono i progenitori
delle forme con conchiglia, non è rimasta nessuna testimonianza fossile; la
conchiglia, infatti, rappresenta l’unica struttura in grado di resistere a
periodi di tempo estremamente lunghi. Per quanto riguarda la filogenesi dei
molluschi, ovvero l’origine da un antenato comune, ancora è aperto il dibattito
tra gli zoologi; tuttavia, per quanto riguarda l’evoluzione dei molluschi con
conchiglia, si ritiene che essi abbiano avuto tutti origine da un progenitore
esternamente simile ad una odierna patella, che subì una profonda modificazione,
strutturale ed anatomica.
In foto: visione ventrale (A)
e dorsale (B) di Galeodea echinophora, mollusco
gasteropode di medie dimensioni. Vive su fondali sabbiosi o fangosi, da pochi
fino a diverse decine di metri di profondità. E’ una specie carnivora. Spesso
la si ritrova tra il pescato delle reti a strascico. La conchiglia in foto
misura 6 cm circa. Visione ventrale (C)
e dorsale (D) di Patella caerulea, gasteropode
medio-piccolo comune in acque tidali. Si nutre raschiano alghe dalla superficie
solida degli scogli o dei moli. La conchiglia in foto misura 3 cm.
Ho appena scoperto il tuo blog e già lo adoro, anche perchè studio biologia! :)
RispondiEliminaMi fa piacere che ti sia piaciuto, ho da poco aggiornato il design e, tempo permettendo, sistemerò ancora qualche altra cosina. Da adesso sto seguendo anche io il tuo blog e a parte interessanti foto di bellissimi paesaggi vedo che con l'inglese te la cavi piuttosto bene...per qualsiasi chiarimento, curiosità o discussione hai come contattarmi!
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