martedì 7 febbraio 2012

Conchiglie



Tantissimi di noi da piccoli, passeggiando su una spiaggia, magari in una soleggiata giornata estiva, si sono imbattuti per la prima volta in una conchiglia.  Probabilmente si trattava di una “classica” valva di bivalve, caratteristico di ambienti sabbiosi, o forse di una conchiglia spiralata ed elegante di un  gasteropode. Molti hanno osservato il bianco e leggero “osso di seppia” adagiato sulla riva sabbiosa dalle onde del mare, magari non pensando che tale struttura appartenesse al ben noto cefalopode e, soprattutto, senza pensare che anch’essa è una conchiglia. Fin dai tempi più remoti della nostra civiltà le conchiglie hanno affascinato l’uomo. Le popolazioni costiere, infatti, oltre a trarne una preziosa  fonte alimentare, le hanno utilizzate per costruirne oggetti utili alla vita quotidiana, come lame affilate ed ami da pesca. La bellezza strutturale e i colori di molte conchiglie sono caratteristiche apprezzate non solo dagli odierni malacologi e collezionisti, ma sono state da sempre contemplate dalle antiche popolazioni costiere, che dalle conchiglie ricavavano monili, moneta di scambio, oggetti per ornare ed abbellire il corpo, come collane od orecchini, indossati da individui che ricoprivano una posizione sociale superiore, come avveniva, ed avviene ancora oggi, in alcune lontane tribù. I Fenici estraevano da alcuni gasteropodi, appartenenti alla famiglia Muricidae, la preziosa porpora, usata per tingere le vesti delle classi nobili. Le perle create da alcune specie di ostriche hanno avuto un valore inestimabile nelle civiltà antiche ed oggi, con tecniche sempre più raffinate e il minuzioso lavoro di veri maestri dell’”arte dell’ostrica”, si ottengono perle perfettamente sferiche, vendute a prezzi esorbitanti. Dopo questo breve sguardo al passato, vediamo adesso quali sono i principali tipi di conchiglia, la loro struttura e le relative funzioni. Prenderemo in esame cinque tipi di conchiglie diverse, appartenenti a tre diverse classi di molluschi, scelte appositamente tra quelli che ritengo più “comuni” e note ai più. Tali conchiglie, come vedremo, hanno caratteristiche strutturali e funzionali ben diverse. Si sono, difatti, adattate al meglio all’ambiente in cui ciascun organismo vive. Sottolineo, prima di passare alle singole descrizioni, che le vere conchiglie sono strutture calcaree esclusive dei molluschi, raggruppamento del Regno animale caratterizzato da un corpo molle; sebbene in alcuni altri taxa animali vi siano strutture omonime, talvolta simili per forma e composizione. Le conchiglie dei molluschi hanno una particolare composizione chimica e strutturale disposta a strati, con componente fondamentale il carbonato di calcio (CaCO3). Sono secrete dal mollusco stesso e si accrescono con esso.

Classe Cefalopoda:

-          Seppia (Sepia officinalis): la conchiglia interna della seppia, dalla forma affusolata, ha come principale funzione quella di sostegno al corpo dell’animale e ne impedisce quindi il collasso permettendo un nuoto efficiente. E’, inoltre, implicata nel galleggiamento dell’animale, fungendo quindi, similmente alla conchiglia esterna di Nautilus, da organo idrostatico. Tale conchiglia è, infatti, settata e nelle sue numerose cavità contiene gas (motivo per cui è molto leggera).

-          Nautilo (Nautilus spp.): al genere Nautilus appartengono poche specie di cefalopodi dotati di una grossa ed elegante conchiglia, considerati fossili viventi. La conchiglia è avvolta sullo stesso piano ed è suddivisa da setti in diverse camere isolate. Le camere sono attraversate da un canale coinvolto negli scambi gassosi. Tali camere sono, infatti, piene di gas, la cui concentrazione viene regolata dall’animale e che assieme fungono quindi da organo idrostatico, permettendo il galleggiamento. Il mollusco vive all’interno dell’ultima camera di questa grossa conchiglia, che è la più voluminosa e di più recente formazione. Il nautilo possiede numerosi tentacoli privi di ventose, utilizzati per la cattura del cibo.


Classe Gastropoda:

-          Murice ( Bolinus brandaris): la conchiglia è in questo caso spiralata e contiene il corpo dell’animale, che ha, di conseguenza, tutto il corpo ed i visceri avvolti a spirale. La funzione è quella di proteggere il molle e vulnerabile corpo dall’attacco dei predatori. Un opercolo di natura cornea chiude la “bocca” della conchiglia quando l’animale, per proteggersi, decide di retrarsi completamente al suo interno. Questo mollusco è caratteristico del Mediterraneo e facilmente distinguibile per il lungo canale sifonale della sua conchiglia e per la presenza di spinosità piuttosto pronunciate. Un tempo da questa specie si estraeva la preziosa porpora.

-          Patella (Patella spp.): mollusco gasteropode che vive attaccato su rocce e altri substrati duri bagnati dal mare. Comune nel piano sopralitorale e nella zona di marea. Vive raschiando dal substrato, con la sua particolare e specializzata “lingua” (radula), piccole alghe e microrganismi. In condizioni di disseccamento, o quando viene disturbato, aderisce molto tenacemente al substrato duro su cui vive e rimuoverlo a mani nude risulta molto difficile. Nel primo caso il comportamento è rivolto ad evitare la disidratazione (questi organismi sono in grado di resistere all’asciutto per periodi sorprendentemente lunghi considerando che si tratta di organismi marini); mentre nel secondo caso il comportamento ha funzione difensiva. La conchiglia di questo mollusco si presenta piuttosto schiacciata e conica.

Classe Bivalvia:

-          Mitilo o “Cozza” (Mytilus galloprovincialis): mollusco caratterizzato da conchiglia bivalve, tenuta chiusa da muscoli. L’animale vive alimentandosi per filtrazione, tenendo le valve leggermente aperte e richiudendole al minimo segnale di pericolo o in condizioni di bassa marea, quando si trova esposto all’aria.


Abbiamo visto quanto importante sia la funzione della conchiglia per alcuni dei tantissimi molluschi che la possiedono. Molti molluschi fossili, ormai estinti, sono stati rinvenuti. Ad esempio, le Ammoniti, esteriormente simili al Nautilo, hanno lasciato testimonianze fossili grazie alla loro grossa conchiglia, che quando non è stata preservata dal tempo, ha comunque lasciato un’indelebile ed inconfondibile impronta in un calco all’interno delle rocce. Spesso conchiglie fossili sono state rinvenute in zone molto distanti dalle coste, testimonianza questa di come il livello della superficie marina e la geografia terrestre sia stata enormemente difforme rispetto ai giorni nostri. Gli geologi utilizzano questi fossili come utile strumento per datare in modo alquanto preciso le rocce di origine sedimentaria. I primi fossili di molluschi dotati di conchiglia risalgono al Cambriano. Per le specie prive di conchiglia, che molto probabilmente furono i progenitori delle forme con conchiglia, non è rimasta nessuna testimonianza fossile; la conchiglia, infatti, rappresenta l’unica struttura in grado di resistere a periodi di tempo estremamente lunghi. Per quanto riguarda la filogenesi dei molluschi, ovvero l’origine da un antenato comune, ancora è aperto il dibattito tra gli zoologi; tuttavia, per quanto riguarda l’evoluzione dei molluschi con conchiglia, si ritiene che essi abbiano avuto tutti origine da un progenitore esternamente simile ad una odierna patella, che subì una profonda modificazione, strutturale ed anatomica.  

In foto: visione ventrale (A) e dorsale (B) di Galeodea echinophora, mollusco gasteropode di medie dimensioni. Vive su fondali sabbiosi o fangosi, da pochi fino a diverse decine di metri di profondità. E’ una specie carnivora. Spesso la si ritrova tra il pescato delle reti a strascico. La conchiglia in foto misura 6 cm circa. Visione ventrale (C) e dorsale (D) di Patella caerulea, gasteropode medio-piccolo comune in acque tidali. Si nutre raschiano alghe dalla superficie solida degli scogli o dei moli. La conchiglia in foto misura 3 cm. 

2 commenti:

  1. Ho appena scoperto il tuo blog e già lo adoro, anche perchè studio biologia! :)

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    1. Mi fa piacere che ti sia piaciuto, ho da poco aggiornato il design e, tempo permettendo, sistemerò ancora qualche altra cosina. Da adesso sto seguendo anche io il tuo blog e a parte interessanti foto di bellissimi paesaggi vedo che con l'inglese te la cavi piuttosto bene...per qualsiasi chiarimento, curiosità o discussione hai come contattarmi!

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